Por los campos de España

Il presente cd vuole trasportare l’ascoltatore nella Spagna rurale tra Otto e Novecento. La musica proposta evoca infatti le Canciones y Danzas della penisola iberica, trattandosi di composizioni di autori profondamente legati al folklore della propria terra, spesso esponenti dichiarati della Scuola Nazionale.

E quale strumento si addice maggiormente a interpretarle se non il Polifemo de oro, su cui nacquero tali sonorità e di esse rappresentativo per eccellenza? La risposta è ancor più evidente se si considerano gli originali per pianoforte o orchestra (tracce no. 3, 6, 8, 10, 13): senza dubbio le trascrizioni per chitarra restituiscono loro vitalità, motivo per cui più che di adattamenti si parla in realtà di “restauri”.

I brani raccontano la vita quotidiana in una tipica località agreste andalusa. All’alba, al rintocco delle campane, il villano si reca nei campi per iniziare il lavoro, scandito dai colpi di falce e dal ronzio intorno ai papaveri; consegnerà al mugnaio il raccolto perché diventi pane per la sua famiglia. Nel meriggio gode del meritato riposo fischiettando all’ombra degli ulivi; una fresca brezza, odorosa di resina, giunge dal litorale dove la pineta si estende foltissima, interrotta talvolta da una torre antica, efficiente presidio ai tempi dei pirati arabi. Nelle baie sorgono borghi di pescatori e ridenti cittadine, lungo i cui vicoli risuona superbo il cante jondo: si scatenano le fanciulle al ritmo della Seis Cuerdas. Al crepuscolo si illuminano le lanterne e alla finestra la mamma culla il bambino raccontando la storia della buonanotte.

L’esperto del repertorio in questione coglierà quanto dietro quest’incisione ci sia stata un’opera di ricostruzione timbrica ed effettistica sullo strumento, tale da rendere a volte incerto il confine tra classico e popolare. In linea con questa volontà di “idiomatizzazione”, la scelta dell’equivalente sintetico dei cantini in budello e dei bassi filati in seta - secondo le indicazioni di Pujol in Escuela razonada de la guitarra - così da recuperare il colore delle chitarre Torres.

Giuseppe Ugo Mazzone