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Opera per voce di Soprano e quartetto...
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Opera per voce di Soprano e quartetto di chitarre di Silvio Catalini, versi di Giuseppe Orlandi
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La Storia di Morgano nasce su commissione del quartetto chitarristico italiano al compositore e chitarrista Silvio Catalini, il quale sceglie soggetto e ambientazione: la storia di un cavaliere raccontata dalla madre.
Era il periodo degli attentati Kamikaze in Israele da parte dei palestinesi e delle madri che parlavano in televisione dicendosi “orgogliose del sacrificio dei propri figli”. Una sera una madre si ribellò e dichiarò che la morte del figlio l'aveva stravolta, che era stata ingiusta e atroce e, soprattutto, inutile.
Per Catalini e Orlandi fu una vera e propria folgorazione: avevano trovato il focus, l'essenza della composizione. Mentre Catalini scriveva le parti strumentali, Orlandi (che aveva vinto da poco il premio De André per la poesia) sviluppava i testi.
La Storia di Morgano è ambientata ai tempi delle crociate: una madre che ha già perso il marito in battaglia, ora teme per la vita del figlio, il piccolo Morgano. Il nonno, Harès, cavaliere convinto della sacralità delle “guerre sante”, rapisce Morgano per addestrarlo a crescere come un cavaliere, ad odiare “l'infedele”. Tutti i valori che la madre aveva trasmesso al piccolo, l'amore per la natura e per il creato, l'importanza del saper perdonare, di una terra che viva nella pace, sembrano svanire come neve al sole.
Quando Morgano ritorna dalla madre dopo l'addestramento, è cambiato: lo sguardo è colmo di odio e rancore, il sorriso si è spento, il ragazzo non canta più. La donna è disperata. Morgano parte per le Crociate; sul campo di battaglia si accorge dell'assurdità di uccidere altri uomini in nome di Dio, che dovrebbe essere la massima espressione dell'amore. Decide quindi di abbracciare una nuova spiritualità, fatta di natura, di canto, di amore e gioia.
La madre, in punto di morte, viene a sapere della conversione del figlio e sapendolo felice, spira in pace.
La Compagnia di Morgano
Soprano: Elisa Luppi
Chitarre: Davide Corlevich, Stefano Mancuso, Matteo Rigotti, Giovanni Zardini
Danze e coreografie: Anna ed Elena Finessi
Costumi: Wilma Sicheri
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